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Perché un Brano antico di 500 Anni fa può emozionarti oggi più di un brano da hit parade?

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Brani antichi e tradizionali: è anche la tua identità che ha radici lontanissime

La musica antica, tradizionale e popolare ha una caratteristica indissolubile e davvero unica: un’identità inscalfibile capace di durare nel corso di decenni se non secoli.

Ci sono brani del XIV secolo che ancora oggi vengono ballati, canti del XIII secolo che senza saperlo ci divertono ancora quando vengono suonati agli eventi.
Lo sapete che un pezzo “italiano” del 1500 è uno dei brani che oggi sicuramente tutti voi conoscete senza sapere che ha più di 500 anni e che fa parte della musica popolare friulana?

Mi riferisco a “Schiarazula Marazula” che tutti conosciamo come parte di “Ballo in Fa# minore” di Angelo Branduardi (“Sono io la morte e porto corona, io son di tutti voi Signora e padrona…”): è un antico ballo friulano che rievoca riti pagani per invocare la pioggia, arrivato a noi grazie a Giorgio Mainerio.

Potete trovare il brano originale qui: https://imslp.org/wiki/Schiarazula_Marazula_(Mainerio,_Giorgio).




La musica è espressione di ciò che siamo

Queste caratteristiche della musica antica, di quella tradizionale e popolare, sono date da un qualcosa che la società attuale ha perso nel tempo a causa di uno stile di vita che ha allontanato l’essere umano dalle sue necessità più personali e soprattutto da un suo essere più autentico, perdendo la volontà di raccontare qualcosa che comunichi una sua genuinità personale, una sua identità e che lo porti ad essere ciò che è realmente.

La musica antica, quella tradizionale e popolare, in realtà, scardinano quell’idea generale per cui “ciò che è vecchio e passato è totalmente inutile” perché utilizza gli stessi mattoncini della musica contemporanea (le note musicali per l’appunto) ma con un’identità in grado di durare nel tempo, di evolversi senza intaccare il proprio significato.

Questo mi riporta ad una domanda che dovremmo farci tutti: perché antiche strutture sono tutt’oggi ancora in piedi mentre ponti e palazzi dell’uomo contemporaneo crollano dopo pochi decenni?

Da cosa nasce Riuros?
Trovi la storia e le radici del gruppo a questo link




Radici di Riuros, radici di tutti

Sono le fondamenta solide e il voler comunicare qualcosa di autentico che diventa intrigante quando creiamo musica con Riuros: capire un brano tradizionale, rispettarlo e solo ed esclusivamente se la sua natura lo permette, trasformarlo per portarlo a voi con un linguaggio diverso; rispettarlo significa anche capire quando un brano non dev’essere toccato.


Vale la stessa cosa anche per i nostri brani originali: assorbire quei tratti, farli propri, influenzarli e creare da zero.
E’ come continuare a tramandare a tutti quelle stesse intenzioni create decine se non centinaia di anni fa.

E’ la musica da dove noi Riuros veniamo e che ci permette di evolvere, di creare una connessione emotiva: pensare che tra di voi c’è qualcuno che può ascoltare un nostro brano muovendo la testa avanti e indietro preso dall’energia del pezzo mentre guida, o che magari si emoziona mentre ci ascolta in cuffia camminando nel sentiero di un bosco perché quelle note fanno risuonare un ricordo o un pensiero personale…

E’ questa una vera connessione tra antico e contemporaneo, tra passato e presente!




Antico e contemporaneo: il senza-tempo è adesso

Sono immagini che mi piace pensare mentre lavoriamo al nostro album, mentre cerchiamo di ricreare nelle tracce quei momenti di esplosione, quelli più calmi, alcune frasi di tensione o ritornelli più liberatori.

L’arte nella musica non è un’onda sonora che percepiamo tramite il nostro apparato uditivo, ma è tutto ciò che smuove dentro ognuno di noi dopo aver percepito quell’onda.

Tutto questo è parte delle radici di Riuros sia quando suoniamo il brano più tradizionale in musica itinerante con gli strumenti antichi, sia quando mescoliamo il suono della cornamusa all’elettronica più spinta con un sapore a tratti metal per tornare in quel suono “folk”, ripartire da atmosfere antiche e tornare d’improvviso verso il contemporaneo.
E’ semplicemente Riuros: l’arte, la musica, sono solo un’espressione di tutto ciò che c’è all’interno.

Se questo è ciò che più vi intriga, se sentite che questo messaggio è anche espressione di un pensiero che conservate dentro di voi, vi aspetto tra le prossime “pagine” del Diario di bordo per supportare la nostra esplorazione.

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Anche oggi si lavora all’album.
Non mi resta che salutarvi.

Niccolò