Le prove d’insieme non si sono mai fermate e oltre ai brani che porteremo in scena ad Armi & Bagagli 2020, si continua con il lavoro sui pezzi del primo album.
Le ultime prove, come quelle di questa mattina, sono un concentrato di lavoro tra la composizione e arrangiamento dei nuovi brani e il ripasso per l’evento di Armi & Bagagli.
Dopo aver accordato i bordoni della cornamusa e dopo aver sistemato pelli e fusti delle percussioni, scatta il fatidico scambio di sguardi che hanno il sapore del: “Con cosa cominciamo oggi?”.
Sembra quasi banale, ma il lavoro tecnico e creativo dei nuovi brani richiede sempre molto tempo per trovare un equilibrio: si definisce la personalità di gruppo, si cerca una struttura soddisfacente, si evitano i cliché, ci si mette nei panni dell’ascoltatore e si martellano le menti per cercare il pelo nell’uovo.
Il tutto deve poi passare per il periodo di assimilazione, ovvero quel tempo dedicato nell’assorbire il brano in ogni singola sinapsi, in ogni singola cellula per permettere successivamente all’atto creativo di manifestarsi.
Poi c’è il lavoro sui brani attualmente di scena: nonostante vengano suonati per intere stagioni, hanno sempre bisogno di essere rispolverati; inutile dare responsabilità diretta a polsi e dita: potrebbero tradirti per non aver ricordato a loro cosa devono fare.
Alle prove non ci si annoia mai: non hai tempo di pensare di aver sistemato due battute di un brano che subito bisogna spingere su qualche ripasso.
“Quanto tempo abbiamo ancora prima della fiera Armi & Bagagli?”. “Sempre poco”.
“Ricordiamoci di ripassare quell’altro brano la prossima volta perché so che ce lo dimenticheremo!”.
“Ovvio!”.
Riuros